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Ricorso agli ammortizzatori sociali per causa Covid19 ex D.L. n. 104 del 14/08/2020

Informativa 9/2020 del 05/10/2020

Area Gestione del Personale

 

A seguito della pubblicazione del D.L. del 14/08/2020 n.104, con il quale venivano introdotto per il periodo dal 13 luglio al 31 dicembre 2020 18 settimane di ammortizzatore sociale con causale Covid19, l’Inps è intervenuta con messaggio n. 3131 del 21 agosto 2020 e con la circolare n. 115 del 30 settembre 2020, ed infine con messaggio 3525 del 01 ottobre 2020, illustrando le modifiche apportate dal decreto legge in parola. Con la presente informativa pertanto andremo ad analizzare ancor meglio quanto già comunicato in data 31 agosto 2020 sul nostro sito.

L’articolo 1 del menzionato decreto legge, rideterminando il periodo dei trattamenti di integrazione salariale, sia ordinaria che in deroga, e dell’assegno ordinario che possono essere richiesti nel secondo semestre 2020 dai datori di lavoro, ha previsto la possibilità di accedere a un periodo massimo complessivo di 18 settimane distinguendo però le condizioni per l’accesso alle prime nove rispetto alle seconde nove.

Il ricorso alle prime 9 settimane di trattamenti è consentito indistintamente a tutti i datori di lavoro che riducono o sospendono l’attività lavorativa a causa dell’emergenza epidemiologica, mentre il secondo ulteriore periodo di 9 settimane può essere richiesto esclusivamente dai datori di lavoro ai quali sia stato già interamente autorizzato il precedente periodo di 9 settimane e purché lo stesso sia integralmente decorso.

Inoltre per richiedere l’ulteriore periodo di 9 settimane di integrazione salariale (ordinaria o in deroga) e di assegno ordinario,  i datori di lavoro dovranno presentare domanda di concessione dei trattamenti con una causale specifica, denominata “COVID 19 con fatturato”, con una dichiarazione di responsabilità, resa ai sensi di quanto previsto dall’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, in cui autocertifichino la sussistenza dell’eventuale riduzione del fatturato.

Con la citata dichiarazione di responsabilità, contenuta all’interno della domanda di accesso ai trattamenti di CIGO, CIGD e ASO, i datori di lavoro, raffrontando il fatturato relativo al primo semestre 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019, autocertificheranno di trovarsi in una delle seguenti condizioni:

a) non avere subito un calo di fatturato;

b) aver avuto un calo di fatturato inferiore al 20%;

c) aver subito un calo di fatturato pari o superiore al 20%;

d) avere avviato l’attività di impresa in data successiva al 1° gennaio 2019.

Facciamo presente che l’Inps, in base all’opzione scelta al momento di effettuare la domanda, autorizza i trattamenti di cui trattasi e, in base alla citata dichiarazione di responsabilità, stabilisce la misura del contributo addizionale a carico dell’azienda, ove dovuto.

Il contributo potrà essere fissato nella misura del 18% per i casi alla lettera a), del 9% per i casi della lettera b), mentre nulla sarà dovuto per i casi alle lettere c) e d).

Poniamo l’attenzione dei nostri Clienti sul fatto che tale contributo verrà calcolato sulla retribuzione globale che sarebbe spettata ai lavoratori per le ore non prestate durante la sospensione / riduzione dell’attività lavorativa, tale importo orario è più alto rispetto al massimale Inps relativo agli ammortizzatori sociali.

Ricordiamo inoltre che INPS ed Agenzia delle Entrate sono autorizzati a scambiarsi dati al fine di disporre le necessarie verifiche relative alla sussistenza dei requisiti richiesti e autocertificati per l’accesso ai trattamenti di integrazione salariale.

Per facilitare il lavoro di tutti ed evitare incomprensioni che possano far emergere contestazioni nei confronti dei nostri Clienti da parte degli enti preposti al controllo, essendo un contributo che in taluni casi potrà raggiungere importi ragguardevoli, il nostro Studio ha predisposto un’apposita dichiarazione ove indicare la casistica nella  quale rientra l’azienda qualora si abbia necessità di richiedere il periodo di ulteriori nove settimane.

 

Tale dichiarazione, qui allegata, dovrà esserci inviata esclusivamente via email.

ALLEGATO  Dichiarazione per richiesta ammortizzatore sociale causale Covid19 con fatturato

 

Si comunica fin d’ora che non verranno accettate in alcun modo informazioni e/o dichiarazioni comunicate via telefono o WhatsApp e  si chiarisce che in mancanza di tale dichiarazione il nostro Studio non si assumerà alcuna responsabilità qualora la domanda non venga effettuata nei tempi previsti dalla normativa.

 

Si rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

 

 

Cordiali saluti

 

 

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